Costruire la VACCA dei 4-Eventi

Da quando si è iniziato a fare selezione tutti i soggetti interessati, gli allevatori, le loro associazioni e le aziende produttrici di genetica (centri di F.A.) hanno cercato di selezionare animali più produttivi e più efficienti. Lo hanno fatto utilizzando al meglio i migliori strumenti che in ogni periodo hanno avuto a disposizione. Così, con l’aumentare del numero degli animali controllati, del numero e del tipo di caratteri valutati, della maggiore accuratezza nella raccolta, del grande miglioramento dei sistemi di valutazione e grazie a computer sempre più potenti, si è arrivati ad avere valutazioni genetiche sempre più precise ed accurate.

L’avvento della genomica ha poi permesso una accelerazione formidabile del progresso genetico che ora procede ad un passo che non ha paragone con il passato. Pensate che l’aggiornamento della base genetica prevista entro la fine del 2019 sarà il doppio di quanto fatto nei precedenti periodi, perché il miglioramento genetico è stato il doppio di quanto realizzato precedentemente. Con l’aumento dei dati a disposizione, l’aumento dei caratteri valutati, la maggiore capacità di analisi dei sistemi di calcolo si sono riconsiderate, migliorandole, alcune convinzioni precedenti che erano il risultato non di errori, ma semplicemente della mancanza degli strumenti attuali. In sostanza, come per tutti i settori, si è cercato di fare il meglio con gli strumenti a disposizione.

Come è fatta la vacca ideale? Per molti anni abbiamo cercato di ottenere animali più efficienti per via indiretta. Abbiamo definito una serie di caratteristiche fisiche e anatomiche della vacca “ideale“, l’abbiamo chiamata “morfologia“ e ad essa abbiamo attribuito un valore predittivo delle sue performance.

Vero? Così e così. Sbagliato allora? Non proprio. La realtà è che con quello che si aveva a disposizione non si poteva fare molto di più. E come è sempre successo in passato, oggi abbiamo a disposizione strumenti migliori per selezionare vacche più produttive ed efficienti. Occorre però anche un cambio di mentalità o se volete, guardare alla selezione da un punto di osservazione diverso.

Cosa deve fare la vacca ideale?

Per anni abbiamo discusso, a volte in modo molto passionale o addirittura ideologico (meglio la selezione americana o quella canadese? Meglio le vacche grandi o quelle di taglia media? Meglio vacche angolose o quelle più robuste?) su “come” dovrebbe essere Ia vacca ideale. Se invece che sul “come” avessimo focalizzato sul “cosa”, cioè su “cosa deve fare” la vacca ideale, credo che si sarebbero evitate la maggior parte delle discussioni o le diversità di opinione.

La vacca ideale per ogni allevatore è una vacca della quale nella sua scheda, per ogni lattazione vengono registrati solamente questi 4 eventi:

1. Parto – Partorisce con un parto facile, un vitello vivo e vitale e non ha problemi metabolici

2. F.A. – Riprende a ciclare presto dopo il parto e la fecondiamo subito alla fine del periodo di attesa volontaria

3. Diagnosi – La portiamo alla diagnosi e la troviamo gravida

4. Asciutta – Alla fine di una lattazione di lunghezza giusta la asciughiamo senza particolari problemi.

Di tutti gli altri eventi, indesiderati, che possono accadere alle vacche durante la lattazione e che hanno una forte incidenza negativa su di essa, come: parto distocico, collasso, ritenzione di placenta, metrite, chetosi, dislocazioni, zoppie, mastite e altre patologie, meno ne abbiamo e meglio è. Ovviamente. Molti sono i fattori che concorrono al raggiungimento di questo risultato: la genetica, la gestione della transizione, la riproduzione, il comfort. 

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